Del Mugnaio Giuseppe (detto Beppone), contadino mezzadro, padre di cinque figli, abitante a Saltocchio intorno agli anni ’40 decide, insieme alla moglie Rosa, operaia della fabbrica di juta di Ponte a Moriano, di iniziare la produzione di dolciumi.
I prodotti, in un primo momento semplici come le caramelle di zucchero d’orzo o i biscotti della Befana, diventarono pian piano più elaborati. Giuseppe imparò a lavorare lo zucchero per creare i sigari di menta e a caramellare le arachidi per realizzare le addormentasuocere.
La vendita iniziò fuori dalla chiesa del paese, all’uscita della messa, ma, una volta affermata la loro capacità dolciaria, si spinsero fino alla città ed oltre.
Beppone guidava una bici alla quale veniva agganciato un "barroccio" dove sistemava merce ed attrezzatura e dove si sedeva Rosa per il viaggio. Ben presto però riuscirono a trovare posteggi alle principali fiere e feste patronali della Lucchesia.
Il banco iniziale diventa gradualmente più curato e sempre più fornito di prodotti tipici.
Del Mugnaio continua ad ampliare la produzione imparando a preparare i Brigidini con i testi di ghisa, i croccanti, ecc.
L’iscrizione alla Camera di Commercio avvenne nel 1952 e, dopo oltre 40 anni di attività, Giuseppe decide di tramandarla alla figlia Rita, la quale continua tutt’oggi con il medesimo amore, dedizione e passione quanto cominciato dai genitori.
L’evolversi del progresso ha portato Rita, sempre affiancata dal marito Gino, a dotarsi di attrezzature più moderne. Alla classica bancarella, che viene tuttora utilizzata per la vendita in centro storico e per altre occasioni in cui si vuole mantenere il gusto della tradizione, si aggiunge un camion-banco il quale, in condizioni meteorologiche ostili, consente di garantire una maggior tutela della merce e degli addetti.
Da circa vent’anni, prima la figlia Chiara, poi il figlio Daniele collaborano con la ditta curando, in particolar modo, la produzione di crêpes.
Tradizione intesa non solo come categoria merceologica, ma soprattutto come valore del sacrificio che tale mestiere racchiude nella sua stessa caratteristica dell'essere ambulante.
I discendenti continuano nel ricordo di coloro che, in un dopoguerra difficile, hanno saputo rialzarsi inventandosi un mestiere così ricco di umiltà e storia.
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