Le radici del premio
Una prima idea del futuro Premio della Fedeltà al Lavoro e del Progresso Economico fu formalizzata il 21 gennaio 1930 dalla Camera di commercio di Lucca, allora Consiglio provinciale dell'economia corporativa, nel bando di un concorso per premiare i lavoratori agricoli, dell’industria e del commercio con oltre 30 anni di anzianità di servizio. Il premio era rivolto ai dirigenti e agli impiegati onesti ed attivi che avessero dimostrato attaccamento all'azienda.
Dopo il primo concorso del 1930 e un secondo del 1932, nonostante l’intenzione manifestata di dare cadenza annuale alla manifestazione, l’iniziativa fu abbandonata.
La nascita del Premio della Fedeltà al Lavoro e del Progresso Economico
Nel fermento economico postbellico l'idea di un premio per il lavoro e le imprese fu nuovamente sostenuta dalla Camera lucchese, in leggero anticipo sulla circolare n. 581/C del 9 agosto 1952 del Ministero dell’industria e del commercio che prescriveva alle Camere di commercio d’Italia di bandire ogni anno, in ciascuna provincia, concorsi a premio con lo scopo di creare un incentivo alle attività imprenditoriali e di consegnare un premio per gli sforzi individuali nel settore del lavoro e per le iniziative economiche che davano concreti risultati sociali. Il 2 luglio 1952, durante la riunione della Giunta camerale lucchese, il presidente Francesco Andreini aveva già espresso la volontà di riprendere l’iniziativa dopo l'esperienza degli anni Trenta.
Con la deliberazione n. 267 della Giunta, del 1° settembre 1952, fu approvato il regolamento del nuovo concorso per la premiazione della Fedeltà al Lavoro e del Progresso Economico. Si sarebbero premiati ogni anno, non più solamente i lavoratori dipendenti e i dirigenti con un lungo servizio alle spalle, ma anche le imprese di tipo individuale e familiare e le piccole aziende artigiane, commerciali, industriali e agricole longeve con una particolare propensione all'innovazione tecnica, che avessero apportato miglioramenti a livello sociale e nei servizi al pubblico. Fu introdotto anche un premio per coloro che avevano brevettato un'invenzione industriale “di particolare valore sociale” durante l'anno al quale il concorso si riferiva.
Il premio per i primi classificati, oltre alle medaglie, consisteva in una somma di denaro da spendere in un viaggio a Roma per ritirare un’eventuale attestazione assegnata dal Ministero dell’industria e del commercio.
L’evoluzione e gli adattamenti ai tempi
Nel tempo, il regolamento e il bando del concorso della Fedeltà al Lavoro e del Progresso Economico hanno ottenuto aggiornamenti e revisioni nei criteri di ammissione, nelle categorie dei partecipanti e nei parametri di giudizio della longevità delle imprese e dell’anzianità dei dipendenti, dimostrando la capacità della Camera di interpretare i nuovi orientamenti del mondo dell’imprenditoria e del lavoro.