FARMACIA DI CIOLO: UNA TRADIZIONE LUNGA UN SECOLO
Un secolo di storia. Cento anni trascorsi nel cuore di Forte osservando il paese crescere e trasformarsi da piccolo borgo a capitale del lusso. Cento anni di lavoro e professionalità .
La Farmacia Di Ciolo può essere considerata a buon diritto una delle piu' significative istituzioni di Forte dei Marmi: fu acquistata infatti da Bruno Di Ciolo nel 1913, addirittura un anno prima che il paese diventasse Comune.
La Farmacia Di Ciolo fu acquistata dal nonno degli attuali contitolari, il Commendator Bruno Di Ciolo, nel 1913. Una farmacia esisteva già dal 1900: era stata istituita dapprima come “armadio farmaceutico”, per decreto prefettizio e fortemente sostenuta da Vittorio Giorgini, assessore al Comune di Pietrasanta, per venire incontro alle necessità della piccola comunità di pescatori e gente di mare che allora dipendeva da quella città. Ma ben presto l’armadio, gestito in prima persona dal medico condotto dell’ epoca, il dottore Chiavacci, venne trasformato in farmacia, affidata al dottor Fossa, di origini romagnole, che fu quindi il primo farmacista del paese.
Bruno Di Ciolo, originario di Pisa, dove era nato il 9 giugno 1890, non era laureato, ma era cresciuto nell’ambiente e da sempre aveva respirato l’aria delle farmacie, dapprima come giovane garzone di bottega, poi come commesso “atto a farmacia” come indicato sul “patentino” di cui si era regolarmente dotato negli anni. Nel 1911 aveva sposato a Massa Anna Poli (per tutti Anita), di origini pontremolesi. Nel 1913, anche con l’aiuto economico della famiglia della moglie e con l’incoraggiamento del suo stesso datore di lavoro, si lanciò nella grande scommessa della sua vita: acquistare la piccola farmacia di Forte dei Marmi (che all’ epoca si trovava in un fondo dello storico palazzo Giorgini).
Dopo la guerra, nel marzo 1920, Bruno Di Ciolo acquistò lo stabile di via Carducci angolo via Vittorio Veneto, dove, di lì a poco, trasferì la sede della farmacia, sede che poi è rimasta sempre la stessa fino ai nostri giorni. Dopo un primo ampliamento, l’edificio venne ristrutturato ed abbellito verso la fine degli anni venti con facciate in stile “fiorentino” e decorazioni in maiolica sopra le finestre, opera di Galileo Chini. Gli arredi sono ancora quelli originali di fine anni '20.
L'intraprendenza del fondatore, classica figura del "self made man" di inizio secolo, e il favore di cui godette Forte dei Marmi come luogo di villeggiatura estiva presso le piu' importanti famiglie italiane (e non solo) dell'epoca, fecero della Farmacia Di Ciolo una delle piu' importanti della Toscana, sia per la reperibilità dei prodotti innovativi e particolari sia per la disponibilità di cosmetici e articoli di profumeria difficilmente reperibili.
Nel 1945 si laureò in Farmacia, il figlio di Bruno, Mario che alla fine deglii anni ’50 entrò a far parte della Società di famiglia come direttore responsabile della farmacia, di cui divenne titolare nel 1967; sotto la sua attenta gestione l'azienda di famiglia continuò a rimanere un punto di riferimento indispensabile sia per i paesani che per la colonia villeggiante.
Nella seconda metà degli anni '70 si laurearono in farmacia, sempre presso l'Università di Pisa, i due figli del Dr. Mario, Bruno e Alessandro, i quali divennero contitolari nei primi anni '90. Dalla scomparsa del padre, nel 1994, questi ne sono gli attuali titolari. In farmacia sono già arrivati alla quarta generazione, con l’arrivo dei figli di Bruno, Mario e Davide.
La Farmacia Di Ciolo, annoverata fra le Farmacie Storiche della Regione Toscana, si distingue ancora oggi per il curatissimo reparto dermocosmetico, dove è possibile trovare profumi esclusivi prodotti delle migliori ditte dermatologiche. E' una delle poche farmacie ad avere un reparto interamente dedicato alla prima infanzia; vanta un notevole assortimento di articoli sanitari ed apparecchi elettromedicali; dispone di un attrezzatissimo Laboratorio per le preparazioni galeniche e magistrali, tra cui olii e creme formulate direttamente dal fondatore agli inizi del '900.
In una frase: stare al passo coi tempi senza dimenticare le antiche tradizioni.
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