Emanuele Fontanini, capostipite della famiglia, nel 1893 si mise ad esportare l’arte della figurina in alcune città europee.
Nel 1908, grazie all’esperienza fatta all’estero, aprì una piccola bottega artigiana a Bagni di Lucca dove, abbandonando la lavorazione del gesso e intraprendendo quella della cartapesta, cominciò a produrre gli oscillanti, ragnetti ai lati del cui corpo venivano applicate molle e che, appesi ad un filo e mossi, oscillavano.
Dato il notevole successo, utilizzando lo stesso materiale, Emanuele produsse soldatini e visi di bambole. I figli Mario ed Aldo collaborarono all’espansione del piccolo laboratorio che, nel 1936, era già diventato una vera e propria fabbrichetta di figurine. Ben presto i Fontanini arrivarono ad esportare negli Stati Uniti sia i presepi, specialità di Mario, che le figurine di cartapesta.
Negli anni ’60 Mario fu a capo della prima grande rivoluzione tecnologica dell’azienda: l’avvento della plastica e la produzione per iniezioni negli stampi. Superata l’iniziale diffidenza del mercato, nel 1963 Ugo, Piero e Mariano, figli di Mario, aprirono la Fonplast di Chifenti, azienda di articoli per bomboniere ed oggetti sacri, sviluppando l’attività commerciale della ditta Fontanini.
Con l’incremento dell’export verso gli Usa, Ugo, Piero e Mariano pilotarono la produzione verso la seconda rivoluzione delle Imprese Fontanini: un presepe con figure alte ben 125 centimetri. Quella dell’azienda è sempre stata una politica commerciale indirizzata verso l’estero, quasi a ripercorrere ed amplificare i passi del grande fondatore, Emanuele.
Oggi sono i componenti della quarta generazione: Emanuele, Stefano, Marco e Luca che, fronteggiando la concorrenza del mercato asiatico, portano avanti il vessillo della famiglia.
1987 | Premi speciali |